In una trasmissione della RAI un
personaggio, chiamato per pubblicizzare un suo libro, ha espresso il suo
parere, niente di male, sulla famiglia. Ha detto che la famiglia, per fortuna
non ha usato la parola tradizionale, deve essere aiutata, socialmente e
culturalmente, nel mantenere la sua forma, qui ha usato, il termine, ahinoi, tradizionale,
cioè uomo, donna e bambini. A cui le istituzione devono dare un appoggio
concreto con creazioni di più asili, incentivi economici e con leggi mirate
nell’aiuto per le donne in gravidanza. Le altre, non usa il termine famiglia,
coppie di fatto, che detto da certe persone sembra un insulto, hanno la
libertà di fare quello che vogliono, in un ambito privato. In poche parole che
rimangono nella loro libertà in una gabbia dorata, nascosti agli altri da
tendoni spessi e lucchetti alle porte. Non volesse che se uno di questi esca
possa infettare tutti gli altri. Sembra che sia contagiosa, a
quando il
vaccino “antiomo”? Libertà per libertà perché si porta in televisione certa
gente e in più gli si fa il favore di pubblicizzargli anche il suo prodotto?
L’intervistatore, comunque, è riuscito a ribattergli i suoi argomenti, come
deve fare un uomo di cultura e lavoratore al servizio del pubblico, tutto
quanto e non una sola parte. Sento mormorii e sussurri: ma che c’entra questo
con la festa di San Valentino? C’entra, dato che l’innamoramento è la base
per una futura unione. Non uso il termine famiglia dato che il copyright se
lo sono presi certi individui e che vuol dire uomo, donna e bambini. (L’uomo
sempre per primo, poi il suo trastullo personale e alla fine chi erediterà i
pochi beni. Questa sarebbe la famiglia tradizionale.) Gli altri sono solo
unioni di fatto, che detto così sembra una cosa brutta anche se è, in fondo,
l’unica verità. Perciò a tutti gli innamorati, di qualsiasi sesso, voglio
dire: amatevi. L’amore, che sia breve o duraturo, è una cosa meravigliosa. È
la natura che pervade i nostri sensi e li fa esplodere come fiori sbocciati
alla rug
iada del mattino. Naturalmente l’amore deve essere accompagnato dal
rispetto per l’altro/a. Rispetto dovuto a noi stessi e per questo anche agli
altri/e. E se qualcosa non funziona,
può succedere per sfortuna o disgrazia, lasciatevi con rispetto. Nessuno/a è
di nessuno/a. E non abbiate paura di amare e di essere liberi di farlo nel
rispetto della libertà verso chi si indirizza il proprio affetto. Buon San
Valentino con un grosso bacio a tutti. Astenersi perdigiorno, combinaguai e “monelli”
da strada. |
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