Chi sono...

 

   Un giorno lontano ( anche se lontano è relativo a chi scrive e non a chi legge, qualunque cosa vuol dire) sono nato. In una stanza del primo piano di una casa a ringhiera, affacciata, oltre che sul cortile interno, su una strada stretta e umida molto frequentata. In una mattina di martedì, giorno del mercato settimanale. Da quel giorno non mi sono mai mosso da sto Paese. Come residente perché di viaggi, per scuola, per lavoro e per diletto ne ho fatti. A scuola essendo grande e grosso (alla Bud Spencer) divenni un bullo fallimentare, invece di opprimere mi mettevo a difendere i bullizzati. Sono uno che cambia spesso idea anche se alla fine la prima rimane attuale. Come alle superiori che ero indirizzato verso un indirizzo per cambiarlo all'ultimo momento. Riuscendo anche bene solo che per lavoro sono finito a fare quello dell'indirizzo scartato. Come dicono i divi di Hollywood ho fatto tanti mestieri. Molti durante le ferie scolastiche per due lirette: raccoglitore di fagioli (come è bassa la terra), raccoglitore di mele (quante belle ragazze conosciute), saldatore (poveri occhi flashati), pulitore di camini industriali (come sono alte le ciminiere), scaricatore e aiuto macellaio (quanto pesa mezza bestia portata sulle spalle), piantatore di piante (solitudine e boschi), cameriere, operaio e infine impiegato. Mi piace leggere, andare al cinema e a teatro, ai musei e a passeggiare. Per natura sono un solitario infatti ho fatto tutti gli sport di squadra che ho regolarmente lasciato dopo la vittoria finale. Ho fatto del tennis con gioia della mia schiena. Anche qui giocavo sempre in coppia. Alla faccia di fare tutto da solo. L'ultima attività è quella di disegnatore di vignette. Qui mi esprimo, male, in piena solitudine. La mania di disegnare l'avevo da piccolo ma non ci riuscivo bene tanto che ho lasciato perdere per riprendere per caso durante una riunione in fabbrica. Stavano spiegando come vendere al meglio il prodotto, mediocre, e io per non sbadigliare incominciai a vignettare. Facevo figure stilizzate e giù con le battute. Scoperto venni allontanato e mai più richiesto in queste riunioni altolocate. Per mia consolazione e per il fatt che non mi hanno licenziato, come temevo. Mai andare contro il profitto. Chi sono? Uno come tanti, uno normale, con alti e bassi, con paure, tante, e certezze, poche, con voglia di spaccare il mondo e anche di dormire dei giorni interi. L'unica consolazione sono i sogni, quelli sono rimasti inalterati nel tempo e poco importa che non si realizzano. Basta che ci siano. Ecco chi sono, un sognatore a cui non è mai stato dato di realizzare. Poco importa, nel frattempo (s)vignetto! (M. Nove)

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